Translate

lunedì 23 aprile 2018

CONSIGLI DAL MONDO DELLA NATURA - APRILE, DOLCE DORMIRE!!!


In questo momento mentre scrivo pensando ad aprile e guardando fuori dalla finestra viene proprio da dire… Aprile ogni goccia un barile e Aprile, dolce dormire!!!
Due proverbi semplicissimi che però ognuno di noi ripete frequentemente in questo periodo dell’anno.
Una curiosità sul nome aprile deriva, secondo alcune teorie, dal latino aperire (aprire) per indicare il mese in cui si "schiudono" piante e fiori.
Allora proviamo ad affrontarlo insieme ad aprire le braccia a questa primavera e per trovarci pronte ad accogliere questa stagione.

SALUTE

I fattori che caratterizzano sempre più questo mese sono i sintomi del sonno, della stanchezza generale e per molte persone quello allergico. Sono argomenti che abbiamo trattato nei mesi precedenti per prevenire alcuni malesseri. Per cui riprovo a proporre consigli per rimanere in tema con lo squilibrio che avviene in questa stagione, per supportarci e reagire a certi fastidiosi disagi.

PAPPA REALE

La pappa reale nutre l’ape regina e le larve perché prodotta dalle stesse api operaie con la loro saliva e con tale energia aiuta anche noi. Il suo colore bianco-giallognolo e il suo sapore aspro-acidulo ci viene in soccorso in qualsiasi fase della nostra vita, dai bambini agli anziani.

La sua formulazione è composta da acqua e zuccheri, carboidrati, proteine e grassi. Inoltre è ricca di sali minerali e vitamine.

Il miele ha origini lontanissime nella storia mentre la pappa reale in Italia iniziò il suo commercio solo negli anni 1960-1965. Molto importante è riscontrare prima dell’acquisto marchi certificati come Bioagricert o anche dal consorzio COPAIT che garantisce la produzione Italiana perché è meglio evitare la pappa reale che arriva da molto lontano. In altri paesi la legislazione sugli alimenti è meno rigida che da noi.
Questa preziosa sostanza ci beneficia in moltissime cose, ve ne elenco alcune:-Affaticamento psico-fisico e come ricostituente per convalescenze (anemia, inappetenza), bambini, anziani, sportivi e durante la gravidanza e l’allattamento.
-Rallenta l’invecchiamento cutaneo, infatti è usato anche localmente come ingrediente in preparazioni cosmetiche (antiossidante e antinfiammatorio).
-Coadiuvante per la sindrome premestruale e benefici sull’osteoporosi.
-Non è da considerare un alimento che fa ingrassare ma è un energetico che va a stimolare il metabolismo cellulare non adatto comunque alle persone che soffrono di obesità.
Può essere comprata e usata sia fresca che liofilizzata.
Se si decide di assumerla fresca è preferibile ingerirla a stomaco vuoto, circa 15-30 minuti prima della colazione, a dosi variabili a seconda della costituzione e delle necessità. La dose è di circa una palettina (0.5-1 g) sciolta sotto la lingua per dare un maggior beneficio favorendo l’assorbimento senza l’intervento dei succhi gastrici che limiterebbero l’effetto positivo. È consigliabile l’utilizzo 2-3 volte l’anno per periodi di 20-30 giorni. Allo stato puro la si conserva in frigorifero.
La pappa reale è ben tollerata dalla maggior parte delle persone. L’unica controindicazione è rappresentata da reazioni allergiche per chi ha già problemi con prodotti delle api o allergie ai pollini.

MAGNESIO

Invece di approfondire proprietà benefiche di un’altra pianta decido per aprile di far quattro parole sul magnesio. Pensando al caldo improvviso che può arrivare in questo periodo ai primi episodi di pressione bassa e stanchezza o crampi alle gambe, questo minerale per me è preziosissimo.
Dona energia ed è un aiuto sul nostro sistema nervoso avendo un effetto calmante, distensivo sia sulle cellule nervose sia sui muscoli contratti da spasmi. Utile per il benessere del cuore nella prevenzione dell’ictus. Può contrastare la sindrome premestruale e i fastidi legati alla menopausa. Previene l’osteoporosi e le carie. Normalizza la pressione sanguigna.
Lo possiamo trovare nella nostra alimentazione, ed è la prima e più importante fonte dove attingerlo, soprattutto nell’acqua minerale, frutta secca, cereali integrali, legumi, verdura a foglia verde, crostacei, cioccolato fondente, yogurt, tuberi e banane. In certe occasioni, sotto forma di integratore disponibile in farmacia o erboristeria, ci aiuta agevolmente per ogni nostra diversa necessità chiedendo consiglio senza fare autoprescrizioni.
DEPURARE L'ORGANISMO
TARASSACO
Andiamo a fare una passeggiata per raccogliere il tarassaco nei nostri argini in campagna, o in collina sperando di trovare luoghi ancora favorevoli e puliti per la raccolta delle erbe, lasciando perdere gli argini delle strade dove vi è un accumulo di smog e sporcizia.
Questa pianta che tutti conosciamo è anche chiamata dente di leone o cicoria selvatica, o comunemente soffione, per le sue infiorescenze a batuffolo soffiate dal vento. Il più curioso e simpatico nome è sicuramente piscialetto, per le sue eccezionali proprietà diuretiche.
Il tarassaco è una pianta spontanea diffusissima ovunque allo stato selvatico. Considerata una delle medicine naturali più antiche e utili all’uomo dalle foglie verdi dentellate e i fiori di un giallo vistoso. Sia le radici che le foglie hanno diverse caratteristiche curative. Ha un grande valore anche per le api e la produzione di miele infatti da esso si ottiene un miele di livello superiore, dal colore giallo vivo e profumo ricco e penetrante.
Ha proprietà depurative, disintossicanti sul fegato e digestive. Diuretiche anche sulla cellulite. Proprietà antinfiammatorie in caso di artrite e reumatismi.
Lo possiamo trovare in commercio già in estratto secco, tintura madre o come tisana a secondo delle nostre esigenze, fare attenzione alle controindicazioni in caso di gastrite, ulcera peptica ed evitare l’assunzione del tarassaco con FANS, diuretici ed ipoglicemizzanti.
Posso consigliare una semplicissima insalata primaverile con le foglie fresche, un pochino amarognola ma gustosa aggiungendo con la propria creatività gli ingredienti che più vi piacciono, come uova sode, noci senape e condita con olio e succo di limone. Altrimenti in frittata o minestre.
  
PELLE
In questa mini rubrica voglio portare l’attenzione sul sapone di Aleppo, forse influenzata sui fatti giornalieri che da tempo arrivano dalla terra di provenienza di questo importantissimo sapone, composto da olio d'oliva con l'aggiunta di una percentuale di olio d'alloro.
(“E’ un prodotto tipico della città di Aleppo in Siria, mentre nella città palestinese di Nablus attuale Cisgiordania contiene esclusivamente olio d'oliva senza aggiunta di olio d'alloro, entrambe le lavorazioni artigianali seguono una tradizione che risale all'antichità, perpetuata generazione dopo generazione.” da wikipedia)
Completamente naturale ha svariati benefici sia per la pelle che per i capelli.  Talmente delicato che si può usare per la detersione sia nei bambini sia in soggetti con pelle sensibile, anche se nei casi di pelle soggetta a problematiche chiedere prima consiglio al proprio dermatologo.
Normalmente in commercio si trova sotto forma di un massiccio cubo marrone dorato, dal profumo intenso e per alcuni non estremamente piacevole. Per riconoscere il vero sapone dovremmo leggere questa composizione: – Olea europea fruit oil, laurus nobilis oil, sodium hydroxyde, aqua o – Olea europea fruit oil, laurus nobilis oil, potassium hydroxyde, aqua. Senza alterazioni con l’aggiunta di profumi, allergeni e conservanti.
Le scaglie di questo sapone creano un detersivo per il bucato a mano.
Ci sono molte opinioni che possono essere discordanti su questo prodotto. Personalmente ne ho trovato beneficio scegliendo una bassa percentuale all’interno di olio di alloro (10-12%) avendo una pelle molto delicata, mi aiutava ad idratarla e renderla più morbida e pulita in profondità.
Ha una conservazione limitata di qualche mese e non bisogna chiuderlo all’interno di contenitori di plastica ma preferire un portasapone in legno. Anche gli uomini lo possono usare per creare una schiuma da impiegare sia durante la rasatura della barba che durante la depilazione. Con parsimonia e occasionalmente si può adoperare per deterge i capelli prevenendo forfora o caduta dei capelli.

BELLEZZA
 Aprile Colore: giallo; Fiore: RANUNCOLO; Pietra: Diamante
 
CUCINA
Rimanendo in tema di passeggiate all’aria aperta propongo guardando il mio balcone le proprietà di tre comunissime piante aromatiche che tutti usiamo frequentemente nella nostra cucina.
ROSMARINO

Amatissimo fin dai tempi antichi, ha un profumo intenso che combatte la stanchezza ed è una pianta molto resistente e non necessita di cure particolari. Dalle foglie ma anche rametti e fiori si estrae dell’olio essenziale utile anche nella cura cosmetica favorendo la rigenerazione cutanea.
Il suo nome deriva dai termini latini Ros e Marinus e significa letteralmente rugiada del mare.
Aiuta la circolazione sanguigna, ed è uno stimolante per la nostra mente aiutando memoria e concentrazione. In aromaterapia la pianta viene utilizzata proprio per calmare lo stress e migliorare l’umore. Una tisana di rosmarino aiuta la digestione.

BASILICO

Originario dell'Asia tropicale, arriva attraverso il Medio Oriente in Europa, particolarmente in Italia dove è difficile trovare qualcuno a cui non piaccia. Buono ma anche virtuoso perché capace di stimolare la digestione aiutando anche il mal di testa e l’inappetenza. Il suo olio essenziale è rilassante. L’aromaterapia ci dice che l’olio Essenziale di basilico, diffuso in casa, sgombera la mente.
Ricco di potassio contiene fosforo e vitamina A. È il re degli orti e della bella stagione infatti anche il suo nome in latino lo dice “pianta regale e maestosa”. La preparazione più famosa in cucina a base di basilico è il pesto, mentre il suo decotto è utile a calmare il raffreddore, l'influenza, la nausea, i crampi addominali.

SALVIA
Salvia dal latino, derivazione di salvus “salvo”, per le proprietà benefiche della pianta. È originaria dall’Europa e si presenta come un arbusto sempre verde.
Consigliato per tosse, raffreddore asma e irritazioni della gola, digestiva nella classica tisana con il limone e miele. Nel periodo della menopausa può essere utile, ma senza fare miracoli sui classici attacchi di sudorazione e calore che alcune donne vengono colpite, tra cui io, per quello mi consento di dire che non esiste la bacchetta magica su questo fastidioso disagio. Ha proprietà diuretiche e depurative sulle tossine. Un metodo per gustare le sue foglie è quello di friggerle, io ne sono ghiotta e le preparo con pastella alla birra.
Una nota curiosa è che tutte queste tre piante aromatiche aiutano la nostra mente e una cosa che non ho descritto sono tutti i problemi che derivano dalla bocca per l’igiene orale, essendo antisettiche, combattono l’alitosi e rendono i denti e le gengive più sane.